Il 27 marzo scorso la Corte di cassazione ha emanato una lunga e articolata ordinanza, della quale di certo sentiremo parlare a lungo: la numero 7513/2018 (qui sotto allegata). Si tratta di una pronuncia che torna in maniera approfondita sulla questione del danno biologico , traendo delle conclusioni importanti e destinate a incidere in maniera rilevante su molti procedimenti, in essere e futuri. Le attività dinamico-relazionali della vittima I giudici, infatti, hanno affermato testualmente che "l'incidenza d'una menomazione permanente sulle quotidiane attività "dinamico-relazionali" della vittima non è affatto un danno diverso dal danno biologico ". La lesione della salute, del resto, comporta delle conseguenze che possono essere sostanzialmente ricondotte a due gruppi: delle conseguenze comuni a tutti e delle conseguenze peculiari del caso concreto. La perduta possibilità di continuare a svolgere una determinata attività in conseguenza della lesion