Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Incidenti stradali: responsabile anche chi non prevede le imprudenzealtrui

Incidenti stradali: responsabile anche chi non prevede le imprudenze altrui Per la Cassazione, il conducente è obbligato a un comportamento prudente e accorto, anche in relazione alle imprudenze altrui ragionevolmente prevedibili In materia di responsabilità colposa da   sinistri stradali , il conducente ha l'obbligo di tenere un   comportamento prudente ed accorto , prevedendo anche   le imprudenze altrui  ragionevolmente prevedibili. Lo ha precisato la Corte di  Cassazione , quarta sezione penale, nella  sentenza n. 44323/2016  (qui sotto allegata) che si è espressa sulla vicenda riguardante un incidente stradale particolarmente grave da provocare vittime. L'imputato, infatti, in sede di merito era stato ritenuto responsabile del  reato di  omicidio colposo , in relazione all'incidente stradale in cui era stato coinvolto il suo veicolo unitamente a quello condotto da altro soggetto, separatamente giudicato. A quest'ultimo, in particolare, era addebitata

Quando il pignoramento supera di molto il valore del credito

Ai sensi dell'art. 491 c.p.c. l'esecuzione forzata ha inizio con il pignoramento. Con la procedura esecutiva, infatti, il creditore procedente mira ad ottenere la soddisfazione del suo diritto di credito attraverso la  vendita  all'asta delle somme pignorate secondo le modalità che vengono definite dal giudice dell'esecuzione. A seguito della  vendita , quindi, al creditore sarà assegnato quanto di sua spettanza. Ai sensi dell'art. 496 c.p.c. Il debitore, laddove ritenga che il valore delle cose pignorate risulti di gran lunga eccedente rispetto al credito può presentare istanza affinché, previa audizione dle creditore, venga disposta la riduzione. È opportuno precisare come detta operazione possa essere disposta anche d'ufficio dal giudice dell'esecuzione. La norma infatti prevede testualmente che " Su istanza del debitore o anche di ufficio, quando il valore dei beni pignorati è superiore all'importo delle spese e dei crediti di cui all'artico

L'abuso edilizio: prescrizione, confisca e ordine di demolizione

L'abuso edilizio è una fattispecie delittuosa che si concretizza nel momento in cui un soggetto realizza un'opera in assenza di autorizzazione amministrativa o in mancanza di dichiarazione dell'inizio di attività o, ancora, su suolo non edificabile.  Ai sensi dell'art. 29 comma 1 del D.P.R. 380/2001  " Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili, ai fini e per gli effetti delle norme contenute nel presente capo, della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo. Essi sono, altresì, tenuti al pagamento delle sanzioni pecuniarie e solidalmente alle spese per l'esecuzione in danno, in caso di demolizione delle opere abusivamente realizzate, salvo che dimostrino di non essere responsabili dell'abuso ". Dalla citata disposizione normativa ne emergono i soggetti che son

Il danno tanatologico

In  ordine al concetto di diritto alla vita, la Corte di Cassazione ha ritenuto che, in deroga al generale principio secondo cui, nel nostro ordinamento, risarcibile è non già la lesione in sé di un interesse giuridicamente tutelato (danno evento), quanto piuttosto solo il pregiudizio concretamente sofferto dalla vittima in conseguenza di detta lesione (danno conseguenza), quello della perdita della vita costituirebbe danno risarcibile ex se nella sua oggettività a favore della persona offesa ( V. Torrente – Schlesinger,  Manuale di diritto privato , XXII° edizione, p. 133;  ex plurimis Cass. 23 gennaio 2014, n. 1361; Cass. 4 marzo 2014, n. 5056 ).  Definizione Il danno tanatologico può essere definito come il danno conseguente alla sofferenza patita dal defunto prima di morire a causa delle lesioni fisiche derivanti da un'azione illecita compiuta da terzi. Come qualche autore non ha mancato di far rilevare per la configurabilità del cd. danno tanatologico, indicato in termini di d

Sanatoria Equitalia: 5 rate e adesioni fino a marzo 2017

Più tempo per la rottamazione delle cartelle che potrà essere  richiesta fino al marzo 2017 e anche per pagare con la possibilità di rateizzare fino a 5 rate.  Sono alcune delle novità apportate al decreto fiscale dagli emendamenti approvati in commissione bilancio e finanze della Camera. Nel rush finale dei lavori, per chiudere l'esame del testo in tempo per l'approdo in aula domattina, quattro dei sette emendamenti presentati dal Governo sono stati dichiarati inammissibili per estraneità (tra cui le misure relative a Expo, il finanziamento della Ryder Cup e l'Ilva. A "passare" invece oltre alle modifiche alla sanatoria Equitalia, sono stati, tra gli altri: il passaggio delle "consegne" tra la società e l'Agenzia delle Entrate, gli incentivi alla fatturazione elettronica, il tax credit sul cinema e gli incentivi per chi accoglie i migranti.  Vediamo le novità:  Rottamazione allargata ai debiti 2016 Tra le principali modifiche al testo, rileva l'

Sovraindebitamento: ecco la riforma

Sovraindebitamento: ecco la riforma Il ddl all'esame della commissione giustizia propone di modificare la disciplina per rispondere ai limiti oggettivi e applicativi che la connotano La commissione giustizia della Camera ha avviato l'analisi di un  disegno di legge delega importante in materia di crisi di impresa e fallimento : quello predisposto dalla commissione Rodorf per rispondere all'esigenza, ritenuta ormai imprescindibile, di riformare la disciplina del sovraindebitamento per superare i limiti oggettivi ed applicativi che connotano la sua attuale fisionomia, come disegnata dalla legge numero 3/2012.  In attesa della scadenza del termine del 21 novembre fissato per la presentazione degli emendamenti, vediamo in breve cosa prevede il ddl (qui sotto allegato) con riferimento al  sovraindebitamento .  L'articolo di riferimento è il 9: in esso vengono infatti indicati i principi e i criteri direttivi con i quali il Governo dovrà provvedere a riordinare e semplificare

Professionisti e autonomi: cosa cambia con la riforma

Professionisti e autonomi: cosa cambia con la riforma Le novità e il testo del c.d. "Jobs act" degli autonomi che ha ricevuto ieri il via libera dalla Camera Maggiori tutele contro i ritardi nei pagamenti e nelle transazioni commerciali. Estensione del perimetro delle spese di formazione a tutte quelle collegate all'incarico professionale, e ancora, indennità di maternità pur continuando a lavorare e sospensione dei contributi in caso di malattia o infortunio.  Sono queste le principali novità del c.d. "Jobs Act degli autonomi" che ha ricevuto ieri il primo sì dall'aula del Senato  (con 173 sì, 0 contrari e 53 astenuti) per passare ora alla Camera per il via libera definitivo. Il provvedimento (qui sotto allegato), che  interessa oltre due milioni di lavoratori  si avvia quindi, secondo le intenzioni del Governo, ad essere approvato entro l'anno, "in modo tale – afferma Maurizio del Conte, consigliere giuridico di palazzo Chigi e presidente Anpal –

Danno alla salute e malattia professionale del lavoratore: le regoledella domanda di risarcimento

Nota di commento alla sentenza della Corte di Cassazione sez. 6 civile n. 7840/2016   La malattia professionale si contrae a causa di lavorazioni alle quali è adibito il lavoratore. Si tratta di una vera e propria aggressione rivolta all'organismo del lavoratore e connessa all'attività svolta, in grado di alterare lo stato di salute ed essere causa di riduzione della capacità lavorativa.  In caso di domanda per il risarcimento del  danno  riguardante una  malattia professionale  proposta dal dipendente nei confronti del datore di lavoro e attinente a inadeguatezza delle condizioni di lavoro, la giurisprudenza ci aiuta a capire quali sono i  criteri  da seguire in giudizio per la prova del fatto e delle conseguenze sulla salute dell'interessato.  In particolare,  lo spunto sul tema viene dalla sentenza n. 7840/2016 della Corte di Cassazione civile.  Una causa passata per i tre gradi di giudizio con domanda di risarcimento accolta in primo grado, respinta

Bimbi in auto, dal 2017 nuove norme: ecco cosa sapere per evitare le multe

Dal 2017 entrano in vigore  nuove regole per i seggiolini delle auto.  L'attuale normativa italiana in merito al trasporto dei bambini in auto dice: '' I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie " (art. 172  Codice della Strada ).  In linea di massima, a cambiare saranno le normative R44/04 e R129 (i-size) che prendono in considerazione quali parametri per la scelta del modello di seduta più adatto per i bambini, il peso e l'altezza. Il fine della revisione delle regole è quello di ottimizzare la sicurezza dei minori trasportati in auto, dati anche i recenti allarmanti dati sul numero di incidenti (leggi: " Bimbi in auto senza seggioli

Legge Pinto: ecco i modelli per l'indennizzo da lentezza dei processi

Il decreto 28 ottobre 2016 del Ministero della Giustizia ha approvato i modelli interministeriali necessari per la richiesta di pagamento alla P.A. Mentre il T.A.R. Liguria manifesta   dubbi sulla costituzionalità  della disciplina riguardante il procedimento per ottenere il pagamento delle somme dovute dall'Amministrazione a titolo di indennizzo per l'irragionevole durata di un processo (per approfondimenti, leggi:  Legge Pinto: incostituzionale attendere 10 mesi per indennizzo ), sono pronti i   modelli interministeriali indispensabili per attivare la procedura. I modelli sono pubblicati assieme al  decreto 28 ottobre 2016 del Ministero della Giustizia (entrambi qui sotto allegati), presente sulla Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre 2016.  Il n uovo art. 5- sexies della L. n. 89/2001  (inserito dall'art. 1, comma 777, della Legge 28/12/2015, n. 208, c.d.  Legge di stabilità  per il 2016), con decorrenza dal 1° gennaio 2016 ha, infatti, previsto a carico del ricorrent