Più tempo per la rottamazione delle cartelle che potrà essere richiesta fino al marzo 2017 e anche per pagare con la possibilità di rateizzare fino a 5 rate. Sono alcune delle novità apportate al decreto fiscale dagli emendamenti approvati in commissione bilancio e finanze della Camera. Nel rush finale dei lavori, per chiudere l'esame del testo in tempo per l'approdo in aula domattina, quattro dei sette emendamenti presentati dal Governo sono stati dichiarati inammissibili per estraneità (tra cui le misure relative a Expo, il finanziamento della Ryder Cup e l'Ilva.
A "passare" invece oltre alle modifiche alla sanatoria Equitalia, sono stati, tra gli altri: il passaggio delle "consegne" tra la società e l'Agenzia delle Entrate, gli incentivi alla fatturazione elettronica, il tax credit sul cinema e gli incentivi per chi accoglie i migranti.
Vediamo le novità:
Rottamazione allargata ai debiti 2016
Tra le principali modifiche al testo, rileva l'estensione della rottamazione a tutto il 2016(sinora era per i ruoli fino al 2015), accompagnata dall'ampliamento dei debiti che potranno usufruire della sanatoria agevolata. Sciolto anche il nodo sugli enti locali che non si affidano ad Equitalia per la riscossione: la sanatoria sarà estesa anche ai debiti fiscali messi a ruolo dagli enti stessi.
Previsto, inoltre, l'incremento delle rate che passano da quattro a cinque, a condizione che le prime tre vengano pagate entro il 2017, per almeno il 70% del dovuto, e le altre due entro il 2018.
Slitta infine il termine per aderire alla sanatoria che dal 23 gennaio 2017 arriva alla fine di marzo.
Credito d'imposta da 100 euro per chi sceglie la fatturazione elettronica
Tra gli emendamenti al testo del dl approvati in commissione c'è anche un credito di imposta di 100 euro per i privati che opteranno per la fatturazione elettronica (che oggi si ricorda è facoltativa), oltre a quello per le imprese che sosteranno spese extra per l'adeguamento tecnologico necessario per l'invio delle comunicazioni telematiche trimestrali dei dati Iva.
Previsto, altresì, un ulteriore credito di imposta di 50 euro (una tantum) per i contribuenti che opteranno per il nuovo spesometro analitico trimestrale, già previsto dal dl fiscale.
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