Passa ai contenuti principali

Stralcio dei debiti fino a mille euro dal 31 dicembre

Come funziona lo stralcio automatico, previsto dal decreto fiscale, avente ad oggetto i debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010

Idecreto fiscalecollegato alla manovra, n. 119/2018, (qui sotto allegato) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 247 del 23-10-2018) ed è in vigore dal 24 ottobre. Sono molte le novità del testo, la cui approvazione definitiva non è stata priva di discussioni e polemiche.
La norma, dunque, stabilisce lo "stralcio" automatico, senza apposita domanda, di tutti i debiti verso gli agenti della riscossione di importo inferiore ai mille euro.
Nel dettaglio, si legge nel testo, il riferimento è a quei debiti di importo residuo fino a 1000 euro, alla data di entrata in vigore del decreto, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Appare evidente che l'operazione punta a eliminare quei piccoli debiti, quasi in prescrizione, e la cui riscossione presenta difficoltà in quanto neppure le rottamazioni susseguitesi negli scorsi anni sono state utilizzate dai contribuenti per saldarli (e dunque è improbabile che ciò avvenga in futuro).

Le esclusioni dallo stralcio

Dalla cancellazione saranno esclusi i carichi recanti somme dovute per particolari tipologie di debiti, ovvero:
- delle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato;
- delle somme affidate all'agente della riscossione a seguito di pronunce di condanna della Corte dei Conti;
- delle somme inerenti multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Le disposizioni in tema di stralcio non si applicano ai debiti relativi alle risorse proprie tradizionali previste dall'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e all'imposta sul valore aggiunto riscossa all'importazione

Quando verrà effettuato l'annullamento?

Per consentire il regolare svolgimento dei necessari adempimenti tecnici e contabili, l'annullamento sarà effettuato alla data del 31 dicembre 2018.
Ai fini del conseguenze discarico, senza oneri amministrativi a carico dell'ente creditore, e dell'eliminazione dalle relative scritture patrimoniali, sarà l'ente della riscossione (ovvero l'Agenzia delle Entrate-Riscossione) a trasmettere agli interessati/singoli creditori, l'elenco delle quote annullate su supporto magnetico, ovvero in via telematica.

Cosa succede alle somme già pagate?

Lo stesso art. 4 prevede che le somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto rimangono definitivamente acquisite.
Per quanto riguarda, invece, le somme versate a partire dalla data di entrata in vigore del decreto, queste saranno imputate alle rate da corrispondersi per altri debiti eventualmente inclusi nella definizione agevolata anteriormente al versamento oppure, in mancanza a debiti scaduti o in scadenza.
In assenza anche di questi ultimi, le somme saranno rimborsate ai sensi dell'art. 22, commi 1-bis, 1-ter e 1-quater del d.lgs. n. 112/1999. A tal fine, l'agente della riscossione presenta all'ente creditore richiesta di restituzione delle somme eventualmente riscosse dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2018, riversate ai sensi dello stesso art. 22.
In caso di mancanza erogazione, nel termine di 90 giorni dalla richiesta, l'agente della riscossione è autorizzato acompensare il relativo importo con le somme da riversare.

Commenti

Post popolari in questo blog

Decreto riaperture bis: tutte le novità

In vigore il decreto riaperture bis. In pensione il coprifuoco dal 21 giugno, riaprono le palestre e i centri commerciali nel weekend, matrimoni con green pass. Le novità e il testo. Ecco di seguito tutte le novità per le zone gialle: - Via coprifuoco dal 21 giugno Dall'entrata in vigore del decreto (presumibilmente già da mercoledì 19), il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un'ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito. - Consumi nei locali Dal 1° giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all'interno dei locali anche oltre le 18.00, fino all'orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti. - Centri commerciali nei festivi Dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi comm

Reato di molestia tramite invio di messaggi

Non rileva ai fini del  reato di molestie  realizzate con il mezzo telefonico che il destinatario degli sms possa bloccare il mittente. Ciò che conta è l'invasività dei messaggi, inviati anche nelle ore serali e con insistenza tale da turbare la quotidianità di chi li riceve. Questo in estrema sintesi quanto emerge dalla  sentenza  della  Cassazione n. 37974/2021

Cartelle non opposte: sanzioni e interessi si prescrivono in 5 anni

Cartelle non opposte: sanzioni e interessi si prescrivono in 5 anni Per la Cassazione se la definitività non deriva da provvedimento giurisdizionale irrevocabile il termine di prescrizione non può che essere di tipo unitario Fonte:  Cartelle non opposte: sanzioni e interessi si prescrivono in 5 anni   (www.StudioCataldi.it)